Auree Risonanze
Spettacolo teatrale - Progetto "Su il sipario"
NOTE DI REGIA
Verum, sine mendacio, certum et verissimum...
È vero, senza menzogna, certo e verissimo,
che ciò che è in basso è come ciò che è in alto,
e ciò che è in alto è come ciò che è in basso,
per compiere il miracolo della Cosa Unica.
— Ermete Trismegisto, Tavola di Smeraldo
Tutto intorno a noi parla una lingua antica, fatta di numeri, forme e armonie.
Dalla spirale delle galassie alla disposizione dei rami di un albero, dai petali di una margherita fino alle proporzioni del corpo umano: ovunque risuona la successione di Fibonacci, ovunque si riflette il Rapporto Aureo.
Forse, quando osserviamo qualcosa e la percepiamo come bella, in realtà stiamo dicendo: “È giusta.”
C’è una risonanza profonda tra ciò che siamo e ciò che ci circonda.
Una connessione che spesso ci sfugge, ma che chi ci ha preceduti conosceva bene — e che ha saputo tradurre in opere immortali, che ancora oggi ci parlano.
Ma può il senso del bello avere un ruolo nella nostra vita quotidiana? Nella nostra società?
Non è forse proprio questo uno dei compiti dell’arte?
E l’arte stessa, non è una riflessione dell’umanità su se stessa? Sui suoi sogni? Sui suoi incubi?
Questo spettacolo è un’indagine, un viaggio condiviso.
Interamente ideato e realizzato dalle ragazze e dai ragazzi — dai testi ai costumi, dalle scene alle idee — nasce come una riflessione collettiva su queste domande fondamentali.
Ci siamo mossi su un confine sottile, quasi invisibile, tra l’Io, il Noi e l’Universo.
E lì abbiamo scoperto — o meglio, riscoperto — che:
“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere il miracolo della Cosa Unica.”